Uno dei ricordi di infanzia che sicuramente ci fa oggi più sorridere è quello legato alla lettura, naturalmente di nascosto, di “giornalini” a chiaro sfondo erotico. I primi approcci con l’altra metà della mela e di tutto quel mondo che provocava in noi la nota tempesta ormonale e che in un certo senso fornivano la prima base educativa.
Gli anni sessanta, anni di fermento ideologico, di contestazione e di desiderio di liberarsi dal dominio della morale cattolica, hanno visto nel fumetto erotico il naturale epilogo con un crescendo di popolarità con personaggi come Barbarella (1962 Jean-Claude Forest),
Valentina (1965 Guido Crepax)
oltre alla produzione nel 1964 di tascabili come Satanik di Max Bunker (Luciano Secchi)
Magnus (Roberto Raviola)
e il debutto nel 1969 di Milo Manara con le storie erotico-poliziesche della collana Genius e diventato negli anni maestro indiscusso del fumetto erotico italiano,
per non dimenticare la fantaeroina Druuna (1985) Paolo Eleutieri Serpieri, allievo dell’artista Renato Guttuso,
e Giovanna Casotto con storie improntate su bondage e feticismo
Con Crepax il fumetto erotico ottiene un’anima sofisticata, i tratti in bianco e nero acquisiscono raffinatezza; il personaggio di Valentina, inizialmente inserita nel fumetto fantascientifico Neutron, entra prepotentemente nell’immaginario erotico, non tanto per le storie, qualcuno le ricorda?… ma per la fisicità conturbante del personaggio (il punto forte è sicuramente il “culo”), e la sua libertà di vivere il sesso in maniera disinvolta, consapevole della propria carica erotica e del potere che ne deriva.
I personaggi di Milo Manara prendono nel tempo carattere e raffinatezza, donne con peculiarità erotiche che accontentano un vasto pubblico di lettori dalla ninfomane alla feticista, dall’eroina di storie di costume alla moglie dell’operaio, fino ad arrivare al controverso Il Gioco pubblicato sulla rivista Playboy nel 1982, un fumetto pornografico più che erotico, una provocazione lanciata dall’autore al concetto della donna-oggetto.
Manara nelle sue opere ha liberato e dissolto ogni vincolo moralistico. Tra gli omaggi al lavoro artistico di dell’autore troviamo pubblicazioni come Donne di carta (Comicon Edizioni) una raccolta dei personaggi femminili del maestro, con illustrazioni e didascalie, o Le donne di Milo autore Milo Manara (Comicon Edizioni).
Sicuramente oggi il fumetto erotico è stato soppiantato dall’offerta di internet, soprattutto per la facilità di consultazione delle immagini, ma quello che non si può dimenticare è che grazie alla popolarità delle pubblicazioni, si è arrivati a un concetto di morale più libera, infrangendo pudori legati più alla paura di peccare che al reale peccato.
“La trasgressione non è la negazione del divieto, bensì il suo superamento e il suo completamento”
(Georges Bataille 1897-1962)