La prima mossa per sedurre o che noi pensiamo possa essere tale è l’invito a cena.
Ci fiondiamo su internet a leggere tutti i vademecum per una sicura riuscita, ma in realtà sappiamo esattamente dove vogliamo arrivare?Leoni nel pensiero, ma poi…… il contatto visivo, fisico con il o la partner scombinano i nostri piani.
Giochiamo il gioco della seduzione ma nella maggioranza dei casi non ne abbiamo capito le regole.
Le luci, la musica, quel bicchiere in più per rilassarci, sono solo un infinitesimo di ciò che serve per portarci alla completa soddisfazione dei sensi, che vuol dire un appagamento a 360° e non solo il mero atto fisico.
Cibo e sesso non è materia dei nostri giorni ma bensì una storia tramandata nei secoli fino dai tempi dei greci, romani ed etruschi, che avevano ben capito come il costruire esperienze per la gola scatenavano un valzer dei sensi nei commensali.
Esiste una disciplina filosofica la gastrosofia il cui fine è di riuscire ad abbinare e fondere l’arte culinaria e il piacere per il buon cibo e il bere, tanto da non costituire più un semplice atto di sostentamento fisico ma una soddisfazione lussuriosa del palato e della mente, assimilabile all’erotismo e alla musica.
Il termine, che deriva dal greco gastér (ventre) e sophia (sapienza), fu composto da Friedrch Christian Eugen Baron von Vaerst nell’opera “Gastrosophie oder die Lehre von den Freuden der Tafel”, pubblicata nel 1851 con lo pseudonimo Chevalier del Lelly (fonte Wikipedia).
Il cibo è per l’essere umano un tranquillante naturale, libera le endorfine che ci aiutano nel predisporci al meglio verso l’altro.
La conoscenza dei cibi afrodisiaci che per le loro proprietà aiutano il benessere generale tanto da stimolare il desiderio e quindi favorire una buona vita sessuale, arriva dall’antichità. In Giappone lo zenzero, dalle proprietà vasodilatatorie oltre che digestive, viene considerato “viagra naturale”. Rafano, zafferano e senape hanno proprietà stimolanti. Per non parlare dei frutti di mare e del cioccolato ricco di caffeina, teobromina e feniletilamina, sostanze “eccitanti” che apportano energia.
Tanto è sottile il filo da tessere per creare la magia erotica fra due persone, quanto è grande il mondo che ne costituisce il telaio
Esiste un momento, nel quale lo sguardo, quel leggero movimento delle labbra, una mano che sfiora, ci dicono che il contatto è avvenuto, e non è appagante il bacio quanto l’abbandono dei sensi e la costruzione di quel momento.